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L’obiettivo del corso Rispondere in modo efficace (RETT) è imparare a rispondere con più attenzione alle emozioni di un’altra persona, sapendo che ci sono sempre delle scelte e dei compromessi da valutare.
RETT presuppone che sappia già come individuare le emozioni che vengono mostrate. L’attenzione non è su come riconoscere le emozioni, ma su come rispondere ad esse. Se desideri un aiuto per riconoscere le emozioni, vai su Face Suite e usa i corsi Strumento di formazione sulle micro-espressioni e Strumento di formazione sulle espressioni sottili. (Non è necessario seguire i corsi Strumento di formazione professionale sulle micro-espressioni e Strumento di formazione sulle micro-espressioni prima del corso RETT, ma questi strumenti di formazione amplieranno e miglioreranno la tua capacità di individuare le espressioni facciali.)
Non sai bene qual è la differenza tra rispondere in modo efficace, micro-espressioni, espressioni sottili e FACS?
Il corso Rispondere in modo efficace ti aiuta a decidere come rispondere alle manifestazioni emotive di qualcuno. Il corso Rispondere in modo efficace prevede che si siano già acquisite le competenze per riconoscere le espressioni facciali. I corsi Strumento di formazione sulle micro-espressioni e Strumento di formazione sulle espressioni sottili servono ad affinare la capacità di riconoscere, dalle espressioni facciali, ciò che una persona sta provando. Se non hai ancora seguito i corsiMicro-espressioni ed Espressioni sottili, fallo subito e poi torna a usare RETT.
FACS (lo strumento di codifica dell’azione facciale) è uno strumento per misurare i movimenti del viso. Ci vogliono tra le 50 e le 100 ore per imparare. Se il tuo obiettivo è essere più sensibile nel riconoscere le emozioni, specialmente quelle nascoste, ti saranno più utili i corsi Strumento di formazione sulle micro-espressioni facciali e Strumento di formazione sulle espressioni facciali sottili, piuttosto che il FACS. Se vuoi imparare cosa considerare per rispondere al meglio alle emozioni di un’altra persona, puoi usare il corso PEG Interactive, non il FACS.
Dovrai conoscere le differenze tra macro, micro e mini (sottili) espressioni per imparare a rispondere a esse:
- Macro-espressioni: sono le espressioni facciali che si possono riconoscere senza difficoltà, perché di solito si manifestano su tutto il viso e durano qualche secondo. La maggior parte delle persone non ha bisogno di aiuto per individuare le espressioni macro, ma se lo desideri, lo Strumento di formazione sulle micro-espressioni facciali ti sarà d’aiuto.
- Micro-espressioni: sono espressioni molto brevi, si manifestano così velocemente che la maggior parte delle persone non le nota. Rivelano i tentativi delle persone di nascondere i propri sentimenti. Possono derivare da una soppressione intenzionale, o possono presentarsi quando le persone non sono consapevoli dei propri sentimenti, a causa di una repressione inconscia.
- Espressioni mini o sottili: sono espressioni molto piccole, di solito limitate a una sola area del viso. Si manifestano sia quando un’emozione comincia a essere provata, sia quando si lasciano trapelare emozioni nascoste.
In RETT: Crime vedrai la reazione di un sospettato a un poliziotto che lo interroga, dopo che quest’ultimo gli ha rivelato di essere a conoscenza di un suo crimine grave. Vedrai prima la tristezza. Potrai anche scegliere se le prove incriminanti possano essere presentate in tribunale o meno. Se non possono esserlo, il sospettato sarà scagionato, a meno che il poliziotto che lo interroga non ottenga una confessione. Se possono esserlo, una confessione permette di risparmiare tempo e denaro, ma non è indispensabile.
Ti verranno presentate diverse opzioni su come rispondere alle emozioni di un sospettato. Dopo aver fatto la scelta, riceverai un feedback dal Dott. Paul Ekman sui vantaggi o svantaggi della tua decisione. Ti incoraggiamo a selezionare tutte le opzioni, anche quelle che non prenderesti in considerazione, per imparare dal feedback fornito per ogni scelta.
Guarda ogni emozione che il sospettato mostra.
- Seleziona ogni opzione su cosa dire, quindi ascolta e osserva il feedback per ogni scelta.
- Imparerai dal feedback fornito anche per le scelte che non faresti mai.
Guarda le reazioni del sospettato quando le prove incriminanti possono o non possono essere presentate in tribunale.
- La strategia comunicativa più efficace non si basa solo sulle reazioni emotive del sospettato, ma anche sulla possibilità di ammettere o meno le prove a suo carico in tribunale.
- Puoi cambiare idea sulla possibilità di ammettere o meno le prove in tribunale in qualsiasi momento.
- Una volta completato, clicca sul pulsante ‘Ho finito’ per vedere un riepilogo di ciò che hai imparato.
Sta a te decidere: cosa guardare, quale feedback ricevere e quanto usare il programma di formazione Rispondere in modo efficace. Ricorda che non devi finire tutto in una volta sola. Hai RETT a disposizione per un anno. Usa il pulsante Navigazione per vedere a che punto sei nel programma e per cambiare le tue selezioni. La scelta è tua!
Per rendere questo strumento il più possibile utile per te, rispondi a queste domande:
- Prova molto solida della colpevolezza che
- La risposta emotiva del sospettato è
Poliziotto - Non può essere ammesso in tribunale - Disprezzo
Risposte
- A) "Se non confessi, Jimmy, questa volta punteremo al massimo della pena."
- B) "Vuoi farmi credere che non l'hai fatto?"
- C) "Dai, Jimmy, sei più intelligente di così!"
- D) "Vuoi davvero rischiare il tutto per tutto, quando hai questa occasione di decidere come andrà a finire?"
- E) "Questo è un crimine; pensa a te stesso."
B) "Vuoi farmi credere che non l'hai fatto?"
Clicca qui se non hai ancora esaminato tutti gli scenari e le risposte disponibili.
Congratulazioni per aver utilizzato lo strumento RETT: Law Enforcement. Di seguito è riportato un riepilogo dei diversi scenari che possono verificarsi con i sospettati e un riassunto dei modi migliori per rispondere.
Ricorda che l’obiettivo principale del RETT è aiutarti a essere più attento a come rispondi alle emozioni di un’altra persona. La tua capacità di riconoscere e identificare le “micro-espressioni” può essere fondamentale per formulare la tua prossima domanda o risposta, specialmente se la “micro-espressione” mostrata è un “campanello d’allarme”, cioè incoerente o contraria a ciò che il soggetto (in questo caso, il sospettato) sta dicendo o facendo.
Prove di colpevolezza che possono essere ammesse in tribunale:
- Espressione triste: sa di essere colpevole e che hai le prove per dimostrarlo. Perciò, rafforzare il senso di colpa del sospettato potrebbe essere meno efficace rispetto a mostrare comprensione, incoraggiamento e persino compassione. Migliora il rapporto; usa il suo nome, evita sfide e conflitti.
- Espressione impaurita: si può usare il metodo del “bastone e della carota”. Dovrai decidere quale usare per primo e fino a che punto. Di solito è più facile passare dalla “carota” al “bastone”. Migliora il rapporto usando il nome di battesimo del sospettato e il pronome “noi” per rafforzare questo rapporto. Usa il “bastone” solo come promemoria e per riportarlo alla realtà. Evita il conflitto e la mancanza di rispetto, entrambi potrebbero essere controproducenti.
Prove di colpevolezza che non possono essere presentate in tribunale:
- Espressione di disprezzo: le caratteristiche specifiche della micro-espressione di disprezzo la rendono unica. Tuttavia, l’arroganza o la presunzione mostrata potrebbe essere diretta a te o a ricordi esterni. Presta attenzione a non perdere il controllo sulle tue o le sue emozioni. Tuttavia, ripetere la sua risposta può servire sia per tornare ai fatti, sia per spingerlo a mentire di nuovo.
- Espressione arrabbiata:rispondere alla rabbia con altra rabbia può far degenerare la situazione e persino diventare controproducente. Vedere o sentire la sua rabbia non spiega il “perché” sia arrabbiato. Ricordargli i fatti, sottolineando le possibili conseguenze potrebbe scuoterlo dal suo stato di negazione.
- Espressione disgustata: la sua micro-espressione di disgusto è diretta a te? A se stesso? Alla sua situazione? Controlla le tue emozioni. Gli approcci conflittuali e/o di sfida devono essere bilanciati da fatti che rafforzino la sua colpevolezza, lasciandolo libero di fare scelte sulle sue azioni e sulle relative conseguenze.
RETT ti insegna a scegliere la prima cosa che dirai, non ciò che verrà dopo. Anche se RETT dovrebbe renderti più riflessivo su cosadire, non può insegnarti comedirlo; per quello servirebbero lezioni dal vivo.
Se vuoi saperne di più sulle emozioni, su cosa le scatena e su come gestirle, leggi il libro di Paul Ekman Emotions Revealed, e il suo libro scritto insieme al Dalai Lama, Felicità emotiva. Se ti interessano le idee di Ekman su come accrescere la compassione, leggi il suo ultimo libro, Moving Toward Global Compassion.
Consulenti
Bill Clark, Detective della sezione omicidi del NYPD (in pensione), Creatore/Consulente di NYPD Blue
Paul F. Kelly, Vicedirettore e agente speciale in carica dei servizio segreti degli USA (in pensione); Scuola di Intelligence/Interrogatorio dell’Esercito degli USA; Direttore, NA Workshops, PEG